Per l’assidua e intensa frequentazione del Salento, molte persone hanno sempre pensato che io fossi originario di questa meravigliosa terra.
Di fatto le mie origini Ciociare sono dal paese di Arpino (patria di Cicerone) anch’esso fatto di pietra. La Pietra, sia come cognome che come passione, ha sempre accompagnato la mia vita fin dalla nascita. Tutte le pietre mi hanno appassionato (dal tufo laziale alla pietra di Lavagna, dalla pietra vicentina a quella di Apricena), ma in particolare mi ha appassionato la “pietra leccese”. Molti ricordano i dieci anni della manifestazione “Territori di pietra” che organizzai a Cursi, con mostre, convegni, opere, pubblicazioni e che culminò con la nascita dell’Ecomuseo di Cursi.
Ho così realizzato in diversi decenni opere per la città d Cursi, ambienti e installazioni per le mostre alla Triennale di Milano e ad Abitare il tempo a Verona, arredi urbani a Gallarate, Milano, Pesaro… Un percorso culturale e progettuale che ho sviluppato in tanti anni, non solo nel Salento ma in quasi tutti i territori di aree produttive omogenee in Italia; pietre ma anche marmi, ceramiche, vetri, metalli, legni, tessuti… con il preciso compito, da ricercatore accanito, di riuscire a portare il progetto nelle aree artigiani tradizionali, dove da molto tempo le botteghe artigiane non erano più frequentate da artisti, architetti e professori di ornato.
Sono nate collezioni di oggetti “fatti ad arte” che agli anni Ottanta del secolo scorso hanno rimesso in circuito molte energie progettuali ridando vitalità all’artigianato artistico e indirettamente anche a tutto il mondo del design industriale che da troppo tempo aveva dimenticato al cultura del fare.
